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Glutine sì o glutine no? la parola alla dottoressa Licia Snider

“Alimentazione e dintorni”, l’incontro organizzato da Omceo Como in collaborazione con Fnomceo il 4 ottobre in Biblioteca a Como, ha ospitato gli esperti del portale “Dottoremaeveroche”. Uno dei temi trattatati è stata la demonizzazione del glutine. Eliminarlo dalla dieta è una moda pericolosa? Ci aiuta a capire come orientare le nostre scelte alimentari la dottoressa Licia Snider, responsabile della S.S. Endoscopia Digestiva dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia (Como) e vice presidente dell’Ordine dei Medici di Como. 

Il glutine viene ritenuto erroneamente la causa di svariati disturbi non solo intestinali. E’ semplice allora consultare le news on-line e con un “fai da te” pericoloso, considerare verità assolute fake-news che portano a ingiustificate diete di eliminazione.

La dieta senza glutine viene mitizzata, ritenuta ipocalorica, dimagrante, suggerita da stars internazionali perchè assolutamente salutare.

C’è chi consiglia l’uso di grani antichi per una sana alimentazione, perché considerati non nocivi per i celiaci o chi sostiene che l’uso continuativo di cibi ricchi di glutine siano la causa scatenante della stessa malattia per questo in costante aumento.

Tutte questa false informazioni inducono comportamenti alimentari scorretti, che non consentono spesso di poter eseguire diagnosi precise e distinguere reali intolleranze al glutine da altri disturbi come da sindrome del colon irritabile.

Ecco quindi un aumento ingiustificato del consumo di prodotti “gluten-free”.  E’ importante allora dare una definizione corretta della malattia celiaca, che è un’infiammazione cronica della mucosa dell’intestino tenue, scatenata dalla reazione del sistema immunitario in seguito all’ingestione di glutine, in persone geneticamente predisposte: Il danno della mucosa di grado variabile, da lieve a severo, è correlato alla sintomatologia ed è reversibile con la definitiva sospensione del glutine dalla dieta.

Una variante della celiachia è la dermatite erpetiforme, che è una malattia infiammatoria della pelle, correlata all’ingestione di glutine, in soggetti geneticamente predisposti.

Il glutine, tanto demonizzato, è una proteina alcool-solubile presente in alcuni cereali, come il grano, l’orzo, la segale, il farro. Tutti questi cereali, così come i grani definiti antichi, devono essere assolutamente vietati ai celiaci perchè tossici.

E’ aumentata la consapevolezza per la malattia e la diagnosi è supportata da indagini specifiche, ma deve essere sempre il Medico Curante a dare le indicazioni sul percorso da intraprendere, perché, nonostante sia la più frequente intolleranza alimentare a livello globale, non è semplice diagnosticarla. Viene di solito rappresentata come un iceberg, di cui solamente una piccola parte emerge in superficie quando presenta sintomi classici; esistono forme con sintomi extraintestinali, non classici o asintomatiche, associate a malattie autoimmuni (per esempio ipotiroidismo).

A cura di Francesca Indraccolo

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