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Editoriale di fine anno

Siamo alla fine di un anno che definire difficile è un eufemismo, anzi mi verrebbe più spontaneo definirlo orribile, in quanto non ci ha riservato grandi soddisfazioni, anzi è stato ricco di tante sorprese che stanno purtroppo minando la serenità e la tranquillità di tutti noi; mi riferisco all’approvazione del decreto sull’appropriatezza e a quello  sul “730 precompilato” (con allegate relative sanzioni per gli inadempienti), ad una legge sulla responsabilità professionale che procede con estrema lentezza condizionando non poco l’attività professionale della nostra categoria, al blocco del turnover che impone agli addetti ai lavori turni di lavoro pesanti e non rispettosi (almeno allo stato attuale) delle norme europee sul rispetto degli orari di riposo, alla burocrazia che sempre più costituisce un carico di lavoro per tutti noi rubando tempo e spazio alle cure del paziente, unico vero obbiettivo della professione medica e odontoiatrica.

E non possiamo poi dimenticare le innumerevoli difficoltà che incontrano i nostri giovani colleghi, legati alla mancanza di una seria programmazione dell’accesso alla formazione pre e post laurea e all’inserimento nel mondo del lavoro

Questi sono solo alcuni dei problemi del nostro SSN e della nostra professione che ci hanno costretto a dire “Basta” al mondo politico in più occasioni, partendo dalla riunione degli stati generali della santà in ottobre, per proseguire con la manifestazione di fine novembre a Roma di tutti i rappresentanti del mondo medico e odontoiatrico, per finire con il recente sciopero nazionale di tutta la categoria, sostenuto per la prima volta dalla FNOMCeO.

Siamo all’inizio di un lungo percorso che ci deve vedere tutti uniti ; chiediamo di essere ascoltati dal monto politico; ci deve essere condivisione di percorsi e intenti  per evitare un  fallimento che metterebbe a rischio la salute del cittadino, la professione medica e odontoiatrica e il rapporto fiduciario con il paziente. Il medico e l’odontoiatra non devono essere considerati un “costo” (questa è la sensazione percepita) ma una ricchezza da salvaguardare nell’ interesse del nostro SSN.

Ma un’altra sfida ci attende in casa nostra: la riforma del nuovo sistema socio sanitario lombardo.

Si sta ormai completando l’organigramma delle varie ATS e ASST della nostra Regione; per quanto riguarda la nostra ASST lariana è stato confermato Direttore Generale il Dr. Marco Onofri al quale auguro buon lavoro, confidando in una continua e proficua collaborazione con il nostro Ordine come già avvenuto negli anni passati.

La posta in palio è veramente imporante; la riforma riguarderà in primis la riorganizzazione del territorio, in funzione soprattuto della cura e gestione della cronicità, gestione che necessariamente dovrà essere condivisa con il mondo ospedaliero; quindi , come più volte e in varie occasioni ho dichiarato, è importante che tutto questo avvenga anche con la collaborazione di tutte le figure coinvolte attivamente nel processo di cura.

Per questo motivo chiediamo e offriamo la nostra collaborazione nell’attuazione dei decreti attuativi della nuova riforma sanitaria lombarda attraverso percorsi condivisi a salvaguardia del cittadino e della professione.

Come tutti gli anni vi do appuntamento alla nostra assemblea annuale di fine marzo dove avremo la possibilità di confrontarci su tutti questi temi.

Concludo augurando a tutti Voi e alle Vostre Famiglie un sereno Natale e un felice anno nuovo.

Gianluigi Spata

 

 

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