[Skip to Content]
fnomceo-dottori

Dottore, ma è vero che? On line il sito della Fnomceo

Come annunciato nei giorni scorsi, è finalmente on line il sito della Fnomceo “Dottore, ma è vero che?“ il sito che si propone di rispondere ai principali dubbi sulla salute dei cittadini, rinsaldando nel contempo il rapporto con il medico.

Le  “bufale” o “fake news”, quando incidono sulla salute rischiano di trasformarsi in vere e proprie azioni criminose, colpevolmente sostenute o meno da interessi economici, o soltanto dalla scellerata supponenza dell’ignorante – spiega Cosimo Nume, responsabile Area Strategica Comunicazione Fnomceo -. Da questa premessa è partito il nostro lavoro con il prezioso apporto di esperti comunicatori e di un board scientifico di altissimo spessore, oltre ad un team tecnico di comunicazione”.

“C’è la consapevolezza – continua Alessandro Conte, coordinatore del Gruppo di lavoro Fnomceo per il sito –  che concentrare tutti i nostri sforzi e risorse a contrastare le fake news o bufale corrisponderebbe al tentativo di svuotare un lago usando dei secchielli: molta fatica, un illusorio abbassamento del livello nei mesi d’estate più secchi ed altrettanta frustrazione alla successiva stagione delle piogge. Bene, dunque, che i medici elaborino strategie comunicative nuove con il supporto degli esperti di settore, bene che le istituzioni sostengano quanti già impegnati a garantire un’informazione sanitaria trasparente ed accessibile, ma nell’agenda politica i lavori della diga vanno cominciati adesso, rilanciando il senso critico e l’autonomia decisionale degli adulti di domani, con integrazioni efficaci e credibili ai percorsi formativi”.

“Il medico deve attenersi, nell’esercizio della sua professione ma anche nel suo ruolo sociale, alle migliori evidenze scientifiche disponibili – conclude Filippo Anelli, presidente Fnomceo –. Deve farlo per Legge, come chiaramente ribadito dagli ultimi provvedimenti approvati dal Parlamento. Deve farlo per dovere deontologico; deve farlo per senso etico, non solo nei confronti dei pazienti ma dell’intera società. Quando come Ordine, come rappresentanti della professione, parliamo in pubblico, organizziamo convegni, campagne di informazione, corsi di aggiornamento, dobbiamo sempre tenere presente che noi siamo l’ente posto dalla legge a garantire la qualità della professione medica e la tutela del diritto alla salute. E la salute si tutela anche con la diffusione di un’informazione trasparente e veritiera”.

FacebooktwittermailFacebooktwittermail