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Assemblea dell’Ordine

Buonasera a tutti mi fa molto piacere vedere una sala ordinistica cosi affollata e piena di giovani. Prima di iniziare l’Assemblea è nostra consuetudine ricordare, con un minuto di silenzio, le/i nostre/i Colleghe/i che nel corso dell’anno 2016 ci hanno lasciato:

Giovanni Botta 13 agosto
Annamaria Introzzi 20 maggio
Giovanni Lambrianidis 28 giugno
Marco Giovanni Pietro Musati 2 dicembre
Edoardo Pandolfi 31 luglio
Elio Romanelli 29 febbraio
Santino Roncoroni 27 gennaio
Silvia Sala 28 marzo
Donato Sassi 24 novembre
Luciano Tadini 24 luglio
Renato Vabanesi 5 luglio

Abbiamo deciso di iniziare l’Assemblea con il video “La cura di te”, è molto breve ma anche molto significativo, ed è stato realizzato da alcuni giovani Colleghi che fanno parte dell’Osservatorio Nazionale della F.N.O.M.C. e O.. Ci ho tenuto a presentarvi questo video perché vi è rappresentato tutto il vissuto della nostra professione: la competenza, la professionalità ma soprattutto la relazione medico paziente. Continuo a ripeterlo ai giovani quanto sia importante l’aspetto relazionale  nella nostra professione; in una medicina  sempre più tecnologica ed anche robotizzata non vorrei che in futuro si sfornassero dalle nostre Università dei laureati robotizzati, il che vorrebbe dire rinunciare al rapporto con il paziente indispensabile alla buon riuscita della presa in carico e dello sviluppo del proprio percorso diagnostico terapeutico. Non so se vi è sfuggito ma in questo video ad un certo punto il paziente ha mostrato al medico l’orologio; purtroppo ci si dimentica, ed in realtà se lo dimenticano anche i nostri amministratori, che il tempo della relazione è  tempo di cura anzi è la parte fondamentale della cura; il paziente non è un numero è una persona che è in difficoltà, che viene da noi perché ha bisogno, è una persona spesso spaventata, e per questo ha bisogno non solo delle nostre cure ma anche della nostra attenzione e perché no, in alcune circostanze, anche di una carezza, di una stretta di mano. Ragazzi, non dimenticatevi mai di questo aspetto, è una cosa  molto importante che non insegnano all’Università, l’ho imparerete ogni giorno nell’esercizio della vostra professione.

In una medicina ormai orientata alla multi professionalità, al lavoro di equipe, al team, l’aspetto relazionale è importante anche nel rapporto con i propri colleghi; ci possono essere delle discussioni o delle divergenze ed è giusto che ci siano, ma l’importante è che i chiarimenti si svolgano sempre in maniera civile e soprattutto non in presenza del paziente. E’ molto brutto leggere sul giornale che dei medici hanno avuto discussioni, anche molto accese, alla presenza del paziente; questo non fa bene al cittadino e alla nostra professionalità oltre a rischiare, come è già successo in qualche caso, di incorrere in provvedimenti  di tipo disciplinare.

Altro elemento essenziale della nostra professione è il continuo aggiornamento che non deve essere finalizzato al raggiungimento dei 150 crediti ECM triennali ma il mezzo per farci crescere culturalmente e professionalmente e che comunque costituisce un obbligo deontologico. L’aggiornamento è quindi un obbligo etico, deontologico ma soprattutto un dovere nei confronti dei pazienti che abbiamo la responsabilità di curare nel migliore dei modi.

Un’altra cosa che vi voglio dire è di leggere il codice deontologico che stasera vi consegneremo; al di là di tutte le leggi noi rispondiamo al nostro codice deontologico, la Commissione Medica e Odontoiatrica dell’Ordine giudica i medici e gli Odontoiatri in base a quello che c’è scritto nel codice deontologico dove non sono enunciate solo le norme di comportamento ma anche i nostri doveri. Si pensa che l’Ordine sia solo a tutela degli iscritti ma non è vero, è a difesa soprattutto del cittadino, quindi il mio consiglio è di leggere il codice deontologico anche più volte, ci sono scritte tante cose, è la nostra legge.

Un’ultima raccomandazione: ci saranno alcuni di voi che avranno la fortuna di entrare nelle scuole di specialità altri che entreranno nella scuola di formazione in medicina generale ma ci sarà qualcuno che per un anno rimarrà a spasso in attesa di ripetere i test di ammissione l’anno successivo; c’è chi assumerà qualche incarico nella Continuità Assistenziale o farà qualche supplenza; ecco questa è una fase molto pericolosa perché purtroppo ci sono in giro anche dei personaggi  alla ricerca di giovani inesperti, proponendo loro di fare il direttore sanitario di qualche poliambulatorio; prima di accettare qualunque incarico chiedete consiglio all’Ordine, ricordatevi che il direttore sanitario è responsabile di tutta l’attività esercitata nel poliambulatorio e di questo ne risponde in prima persona davanti alla legge e al proprio Ordine di appartenenza.

Infine l’Ordine è la casa di tutti e come tale la dovete considerare; il sottoscritto e tutti i consiglieri sono a Vs disposizione per fugare i vostri dubbi e per aiutarvi a risolvere i vostri problemi.

Dopo avervi dato questi consigli, spero utili, passo la parola al Dr. Massimo Mariani -Presidente della Commissione Odontoiatrica dell’Ordine- che credo abbia da dire qualche cosa anche agli Odontoiatri presenti.

 

Dr. Mariani

Un caldo saluto di benvenuto ai Giovani Colleghi che si stanno affacciando al mondo professionale odontoiatrico.

Nella mia vita professionale a cavallo tra i due secoli ho visto cambiare molto questo mondo.

Negli ultimi decenni del 900 l’Odontoiatria Italiana è cresciuta progressivamente di qualità media ed ha raggiunto in molti casi i vertici della Specialità nel mondo. Poi, dagli anni 2000, è iniziato un ulteriore inarrestabile cambiamento nell’organizzazione del lavoro. Da un modello prevalentemente libero professionale pieno ci si va progressivamente orientando verso forme più strutturate quali le Società tra Professionisti o Società di capitale attirate sempre più dal business sanitario, in un Paese che invecchia ed in cui la richiesta di salute è in continuo aumento nonostante la crisi economica.

Voi sarete gli attori di questo cambiamento e mi auguro che sappiate difendere la Professione da una visione eccessivamente “di mercato” rispetto alla centralità della salute dei vostri Pazienti.

Ricordatevi che siete solo all’inizio della strada ed avrete soddisfazioni solo impegnandovi da qui in poi a crescere dedicando tempo, passione e studio a questa Professione in continua evoluzione e sempre più iperspecialistica.

 

3° PUNTO ORDINE DEL GIORNO

Relazione morale del Presidente
“Iniziamo con il movimento degli Iscritti agli Albi per l’anno 2016 che è stato il seguente:

 

Movimento Albo dei Medici Chirurghi anno 2016:

Nuovi iscritti n. 45

Provenienti da altri Ordini n. 24         

Totale iscrizioni n. 69

Trasferiti ad altri Ordine n. 11

Cancellati per cessata attività n. 5

Cancellati per decesso n. 11

Cancellati per trasferimento all’estero n. 6

Cancellati per morosità n. 2

Cancellati per rinuncia iscrizione n. 3

Totali cancellazioni n. 38

TOTALI ISCRITTI AL 31.12.2016  n. 2.737

 

Movimento Albo degli Odontoiatri anno 2016

Nuovi iscritti n.  5

Provenienti da altri Ordini n. 1

Totale iscrizioni n. 6

Cancellati per trasferimento ad altro Ordine  n.  1

Cancellati per cessata attività n. 1

Cancellati per decesso n. 2

Cancellati per morosità n. 3

Cancellati per rinuncia iscrizione n. –

Cancellati per trasferimento all’estero n. 1

Totale cancellazioni n. 8

TOTALE ISCRITTI AL 31.12.2016  .   521

 

Questa sera voglio iniziare la mia relazione con i recenti e importanti eventi che sono capitati nella nostra Regione e mi riferisco alla delibera della Regione Lombardia sul “governo della domanda”, deliberazione n. X/6164 del 30/01/2017

Il 10 febbraio il CROMCeO è stato invitato dal nostro assessorato al Welfare per la presentazione del nuovo progetto  relativo all’avvio della presa in carico dei pazienti cronici e fragili in attuazione dell’art. 9 della legge sulla riforma sanitaria della nostra Regione n.23/2015

E’ un progetto che ha sollevato parecchie perplessità soprattutto da parte della Medicina Generale che rischia così di trovarsi ai margini della cura della cronicità e non attivo protagonista e reale gestore del paziente cronico.

La chiave di lettura della nuova delibera sta proprio nella figura del “gestore” che la Regione identifica non solo nel MMG ma anche nelle strutture sanitarie e sociosanitarie accreditate pubbliche e private.

Infatti il nuovo modello di presa in carico del paziente cronico prevede:

·        Il paziente sottoscrive il Patto di cura con il gestore (MMG o strutture sanitarie e sociosanitarie accreditate pubbliche e private);

·        Il gestore prende in carico il paziente in maniera globale e programma un percorso di cura  personalizzato attraverso un Piano Assistenziale Individuale (PAI) , avvalendosi anche di un centro servizi;

·        Al gestore verrà corrisposta una remunerazione di presa in carico, modulabile sui bisogni clinico-assistenziali

Ma vediamo quali sono le criticità di tale progetto:

1.      Nella presa in carico del paziente cronico lo stesso  “Piano Nazionale della Cronicità”, di recente approvazione, pone il MMG o il PLS come unico responsabile della stesura del PAI e della stipula del patto di cura; solo in casi particolari legati alla complessità clinica o socio assistenziale il PAI verrà redatto dallo specialista responsabile in condivisione con il MMG o il PLS. Anche l’art. 13 bis dell’ACN della medicina generale, tuttora vigente, prevede  l’assunzione, da parte del MMG, del “governo del processo assistenziale relativo a ciascun paziente, della continuità dell’assistenza perseguendo gli obbiettivi di salute dei cittadini con il miglior impiego possibile delle risorse”.   Non è comprensibile come un gestore, identificato in una struttura sanitaria o socio sanitaria, possa stabilire un rapporto fiduciario e un patto di cura con il paziente e in questo caso a chi debba essere affidato il compito di redigere il PAI ed eventualmente  con quali modalità e strumenti potrà essere stabilito un raccordo tra MMG o PLS e il gestore.  Va comunque sottolineato che il PAI costruito dal gestore non può essere modificato direttamente dal proprio MMG che potrà solo proporre delle modifiche perdendo il proprio ruolo nel piano assistenziale del proprio paziente

2.      Il gestore per poter inviare la propria candidatura all’ATS di riferimento dovrà dimostrare di poter soddisfare determinati requisiti (allo stato attuale ancora non ben definiti) che ritengo onerosi e di facile attuazione da parte delle strutture erogatrici e invece di difficile applicazione da parte della medicina del territorio, anche se organizzata in cooperative (vedi CReG). Il rischio è che la medicina territoriale possa difficilmente competere con strutture molto più strutturate e organizzate nell’erogazione di servizi.

3.      Una volta identificati dalla ATS i gestori (entro  giugno-luglio), i cittadini affetti da una o più patologie croniche saranno sollecitati da una lettera, inviata dalla stessa ATS, a scegliere il proprio gestore che a questo punto potrebbe anche non essere il proprio MMG. In siffatto scenario vedo a rischio il rapporto fiduciario, il patto di cura con il paziente e la continuità delle cure nonché il disorientamento del paziente, lasciato libero di scegliere senza indicazioni precise.

Il paziente avrà anche  la possibilità di cambiare gestore alla fine di ogni anno.

4.      A conclusione riporto testualmente quanto scritto nella delibera sulla presa in carico del paziente da parte del gestore:

“Se il paziente è valutato come idoneo il Gestore procede al suo arruolamento  tramite la sottoscrizione di un Patto di cura e la stesura del PAI. In caso di incongruenza tra la classificazione fornita e lo stato di salute del paziente al momento dell’arruolamento, il Gestore si rivolge all’apposita Commissione istituita in ATS per l’eventuale riclassificazione e reindirizzo ad altro nodo della rete. Se non direttamente coinvolto come referente della presa in carico, il MMG deve essere in ogni cosa informato dell’avvenuta presa in cura del suo assistito da parte del Gestore; può inoltre prendere visione del PAI in qualunque momento tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).”

Credo che siano queste le principali criticità sul “Governo della domanda”; nella riunione in Regione ci è stato garantito che ci sarà tempo e disponibilità fino a giugno per raccogliere suggerimenti o apportare eventuali modifiche ma è una frase che ho già purtroppo sentito in altre occasioni e mi riferisco alla nota vicenda dello smembramento del nostro territorio con l’annessione del MAL (medio-alto Lario) all’ATS della Montagna, dove i nostri ripetuti appelli sono stati inascoltati e purtroppo ora i cittadini e i nostri colleghi di quelle zone ne stanno pagando le conseguenze.

Nell’ultimo Consiglio Nazionale della FNOMCeO del 17 febbraio scorso a Roma ci è stato presentato lo stato dell’arte sulle “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni anticipate nei trattamenti sanitari”; erano presenti gli onorevoli Donata Lenzi e Raffaele Calabrò e il Senatore Amedeo Bianco.

I lavori parlamentari stanno procedendo lentamente e con non poche difficoltà, data la delicatezza dell’argomento. Voglio riportare solo alcune considerazioni che mi sembrano di estrema importanza per ben inquadrare quali sono gli indirizzi e gli intenti della legge:

·        Si punta a un diritto mite e a una legge snella che tenta di dare delle direttive generali senza entrare nel singolo caso

·        No a legge eutanasica

·        Nell’art. 1 si affronta il capitolo del consenso informato; molto importante è “la valorizzazione della relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico il cui atto fondante è il consenso informato nel quale si incontrano l’autonomia decisionale del paziente e la competenza professionale, l’autonomia e la responsabilità del medico. Nella relazione di cura sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari”. Si punta quindi sul concetto di relazione di cura e no di alleanza, termine più impegnativo che sfiora il concetto di contratto. La relazione è più dinamica, possono essere coinvolti anche più soggetti (familiari) e anche altri professionisti; il consenso deve scaturire dal dialogo medico-paziente, il medico cura la persona non solo la patologia e questo richiede tempo (tempo di cura). Si tende a valorizzare e difendere l’autonomia del medico più che la libertà, autonomia intesa come tutela del cittadino e quindi il medico deve sapersi muovere in scienza e coscienza nell’interesse primario del cittadino.

Il comma 7 riporta che “Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente e in conseguenza di ciò è esente da responsabilità civile e penale.” E’ stato aggiunto “il paziente non può esigere trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale (osteggiato da alcuni partiti) o alle buone pratiche clinico assistenziali”.

 

·        Nell’art. 3 (disposizioni anticipate di trattamento) è stata data molta importanza alla figura del “fiduciario” che può essere indicato nel momento della sottoscrizione delle DAT. Sono prese in considerazione le modalità di raccolta e sottoscrizione delle DAT, quando possono essere modificate, le situazioni che permettono di disattendere le DAT e come possono essere sottoscritte (cartacea o telematica).

E’ stato ribadito che il paziente non può pretendere  delle prestazioni che il SSN non può fornire.

Sull’obiezione di coscienza il dibattito è aperto ed è orientato ad un sì sull’obiezione ad alcune pratiche ma non sulle DAT.

Bisogna dare alle DAT una scadenza e quindi devono essere rinnovate; è auspicabile però studiare un sistema di alert che possibilmente non sia cartaceo.

Aperto il problema di quando si deve tener conto delle DAT e quindi di metterle in pratica (chiesto un aiuto alla nostra categoria)

Responsabilità professionale

Il “ddl Gelli” ovvero “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” è legge dopo l’approvazione nella seduta alla camera del 28 febbraio 2017 ed è stata pubblicata in GU il 17 marzo 2016. La nuova legge, che riforma la responsabilità professionale dei medici sia civile che penale, dovrebbe portare ad una diminuzione sia del contenzioso legale, con conseguente riduzione dei costi delle polizze assicurative, sia del fenomeno della medicina difensiva che tanto pesa sui conti della nostra sanità. Tutto questo dovrebbe garantire una maggior tranquillità al medico e tempi più brevi al cittadino per i risarcimenti dei contenziosi.

Sono ben 18 gli articoli della legge; ricordo solo i punti più innovativi:

·        In ogni Regione sarà identificato, quale garante del diritto alla salute, l’ufficio del difensore civico (art.2) che avrà il compito di raccogliere ogni tipo di segnalazione del cittadino  e, dopo verifica della sua fondatezza, agirà a tutela del cittadino. I dati saranno raccolti in un centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, istituito in ogni Regione, e a loro volta i dati regionali verranno trasmessi all’osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità (art.3).

·        L’ ospedale avrà 7 giorni di tempo per trasmettere le cartelle cliniche richieste dal paziente e 30 per le eventuali integrazioni (art.4), a tutela della trasparenza dei dati

·         L’art. 6 è interamente dedicato alla colpa medica ed è estremamente complesso. In estrema sintesi il medico che chiede al paziente in forma efficace il consenso informato e si attiene alle raccomandazioni previste dalle linee guida stabilite da un organismo costituito da Agenas, ISS, Ministero della salute, FNOMCeO, AIFA, Regioni e Province autonome, società scientifiche, per effetto dell’introduzione nel codice penale del nuovo art. 590-exies ( che disciplina la responsabilità colposa per morte o per lesioni personali in ambito sanitario)  non sarà punito se l’evento è stato provocato per imperizia. Nel caso invece di condotta negligente  o imprudente del medico verranno applicate le pene previste negli art. 589 c.p. (omicidio colposo) e art. 590 c.p. ( lesioni personali colpose)

·        L’art. 7 sancisce le responsabilità in ambito civile sia della struttura sanitaria che del medico; è la struttura sanitaria, sia pubblica che privata, che risponde delle condotte dolose o colpose del medico, anche se svolte in regime di libera professione intramuraria. Comunque il Giudice nella determinazione del risarcimento del danno tiene conto della condotta del medico e quindi nel rispetto delle buone pratiche assistenziali e di quanto previsto nel precedente art. 6. Infine viene prevista due tipi di responsabilità civile: contrattuale per la struttura con onere della prova a carico della struttura e prescrizione a 10 anni ed extracontrattuale per il medico con onere a carico del cittadino e con termine di prescrizione a 5 anni

·        Nei successivi articoli infine è previsto il tentativo obbligatorio di conciliazione (art.8), finalizzato a ridurre il contenzioso; nell’art. 9 è prevista da parte dell’azienda la possibilità di rivalsa sul medico solo per dolo e colpa grave e per un tetto massimo di tre annualità lorde; nell’art.10 viene inserito l’obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie pubbliche e private (convenzionate e non) e per il sanitario relativamente all’esercizio della libera professione e all’azione di rivalsa da parte della propria struttura ospedaliera.

Queste sono le principali novità in tema di responsabilità professionale; entro la fine dell’anno è nostra intenzione presentare questa nuova legge in un convegno che vogliamo organizzare con l’Ordine degli Avvocati.

Nuovi LEA

Dopo circa 16 anni è stato finalmente approvato, a gennaio di quest’anno, e pubblicato in gazzetta il 18/03/2017, il nuovo DPCM Lea con le nuove indicazioni di appropriatezza. Si sta già lavorando, grazie anche alla  collaborazione della FNOMCeO, ad un ulteriore sviluppo delle indicazioni di appropriatezza dei LEA e le modifiche dovrebbero essere approvate entro giugno-luglio. Dopo questo passaggio sarà aperto un nuovo tavolo sul tariffario dei nuovi LEA.

Per il decreto appropriatezza è stato fondamentale l’intervento della FNOMCeO in quanto le famigerate e vincolanti note di appropriatezza prescrittiva, presenti nel decreto approvato a fine 2015 che paventavano un regime sanzionatorio e rigidi percorsi prescrittivi, nella nuova stesura sono state eliminate per quasi tutte le voci proposte, tranne solo per alcuni capitoli che riguardano la adroterapia e la genetica;  resta giustamente l’obbligo per il medico  di apporre sulla prescrizione il sospetto diagnostico.

Contemporaneamente all’appropriatezza siamo stati coinvolti anche nella revisione del “piano nazionale cronicità”, documento di estrema importanza per il futuro della medicina del territorio e che fungerà da linea guida per tutte le Regioni nell’organizzazione e nell’attuazione dei progetti di gestione della cronicità.

ECM

Per il nuovo triennio 2017/2019 l’ECM presenta alcune novità:

·        Anche per questo triennio i crediti da maturare sono 150.

·        Nell’anno di iscrizione all’Ordine, i Medici e gli Odontoiatri sono esonerati dall’acquisizione dei crediti ECM.

·        Per i professionisti che hanno acquisito da 121 a 150 crediti nel triennio 2014/2016 il fabbisogno triennale 2017/2019 viene fissato in 120 crediti. Per chi invece ha acquisito da 80 a 120 crediti nel triennio 2014/2016, il fabbisogno triennale 2017/2019 viene fissato in 135 crediti e  avrà comunque a disposizione tutto il 2017 per mettersi in regola con i crediti Ecm relativi al triennio 2014/2016, potendo però acquisire sino al 50% del punteggio complessivo (150 crediti al netto di esoneri ed esenzioni).

·        Da questo triennio sono aboliti i limiti minimi e massimi di acquisizione crediti annui, pertanto dal 1° gennaio 2017 è possibile soddisfare il proprio obbligo formativo triennale anche solo nel 2017 o all’opposto, negli ultimi mesi del 2019.

·        Sempre da questo triennio viene introdotto, in via sperimentale, il Dossier Formativo (DF) che può essere realizzato come DF individuale o DF di gruppo. Il Dossier formativo prevede, per chi lo adotta, un bonus purché vengano rispettate alcune condizioni: Costruzione del Dossier; Congruità del dossier con il profilo e la disciplina esercitata; Coerenza relativamente alle aree tra il dossier programmato e quello effettivamente realizzato. Il bonus consiste in  una riduzione dell’obbligo formativo del singolo professionista ed è quantificato in 30 crediti formativi di cui 10 vengono assegnati nel triennio 2017/2019 e gli ulteriori 20 crediti saranno invece assegnati nel triennio successivo.

Migranti

Conosciamo tutti l’impatto che l’affluenza di migranti nella nostra città ha provocato, e per questo motivo credo sia opportuno, per quanto di mia competenza, fare un breve reportage solo ed esclusivamente sullo stato dell’arte  dell’assistenza sanitaria ai  migranti ricordando  che, allo stato attuale,  non esiste un’emergenza sanitaria ma solo umanitaria.

A fine Luglio, quando l’affluenza dei migranti nell’area della stazione San Giovanni ha iniziato ad aumentare superando le 500 unità, sono stato invitato ad una riunione  in  Prefettura e, alla presenza di tutte le Istituzioni della nostra città, era stata evidenziata la necessità di presidiare l’area con una postazione mobile che potesse garantire un’assistenza sanitaria di primo livello.

Da allora la postazione sanitaria mobile (autoambulanza) alla stazione di San Giovanni ha iniziato ad operare 7 giorni su 7, a partire  dal 09.08.2016, assicurando un’assistenza sanitaria garantita dalla presenza, tutte le sere dalle 20.30 alle 22.30, di due medici, di due infermieri, di volontari della Croce Rossa con compiti di coordinamento, e di mediatori linguistici . Ovviamente tutta l’assistenza è su base volontaria e il reclutamento degli operatori sanitari è avvenuto, in tempi brevissimi, attraverso il supporto dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, del Collegio degli Infermieri, senza dimenticare il contributo dell’Ordine dei Farmacisti e di Federfarma nella fornitura di farmaci.

L’AST Insubria e l’ASST Lariana hanno sempre garantito il necessario supporto e coordinamento, insieme alla CRI, agli operatori sanitari soddisfacendo, con grande tempestività, a tutte le richieste; non sono mancati contatti e riunioni sia per fare il punto della situazione sia per pianificare il futuro del presidio sanitario che finalmente è diventato operativo nel settembre – ottobre 2016

Il ruolo svolto dal presidio sanitario, grazie soprattutto allo spirito collaborativo del gruppo, è stato fondamentale nel creare un filtro territoriale che potesse evitare accessi impropri ai P.S. e inutili sovraccarichi di lavoro ai nostri nosocomi e in particolare all’ospedale Sant’Anna;

A conferma della solidità del gruppo degli operatori sanitari, sabato 8 aprile p.v. si svolgerà un convegno aperto a tutti gli operatori (medici, infermieri, C.R.I.) che prestano, a titolo volontaristico, la loro professionalità per l’assistenza ai migranti; sarà l’occasione per un confronto sul lavoro fatto nel campo e per fare della formazione sanitaria su tutte le problematiche legate al fenomeno della migrazione

Un ultimo mio pensiero va alla disponibilità e al grande spirito collaborativo dimostrato da chi ha voluto prestare e regalare il proprio tempo a questa emergenza umanitaria. Un grazie di cuore a tutti quei nostri colleghi (quasi 100) che si sono resi disponibili in pochissimi giorni e che tuttora sono presenti ogni giorno nel presidio di via Regina.

Non posso dimenticare il grande lavoro svolto da tutto il Consiglio nell’organizzazione di convegni su temi che ancora oggi sono al centro dell’attenzione come la nostra riforma sanitaria regionale e le vaccinazioni e posso dire con orgoglio che abbiamo lavorato sodo; continueremo sempre a tenervi aggiornati sulle novità inerenti alla nostra professione attraverso il nostro portale e le nostre news. Un ultimo pensiero è un grazie ai nostri segretari per l’impegno e la professionalità dimostrata ogni giorno.

Per i nostri futuri programmi lascio la parola ai coordinatori delle nostre commissioni.

Grazie per l’attenzione.”

 

Dr. Giuseppe Enrico Rivolta – Commissione Giovani

“Buonasera a tutti, io porto i saluti di Laura Iorio -Coordinatrice della Commissione Giovani- che non può essere presente in quanto in maternità e leggo la relazione da Lei preparata.

Relazione Dr.ssa Laura Iorio:

Gli obiettivi della Commissione Giovani sono numerosi ma cercherò di riassumerli in alcuni punti principali:

1.        SOSTEGNO NELLE PRIME FASI DELLA PROFESSIONE

Consci delle problematiche legate ai primi passi che medici ed odontoiatri devono affrontare, da diversi anni organizziamo incontri rivolti ai neoiscritti in cui parliamo di fiscalità, assicurazioni, problematiche legali, previdenza e certificazioni, con la partecipazione anche dei nostri consulenti (legali, fiscali.

Quest’anno la serata si svolgerà l’11 aprile alle ore 21,00 presso la Sede dell’Ordine.

Quest’anno abbiamo deciso di organizzare anche un corso ECM riservato agli iscritti under 40 che tratterà di Urgenze ed Emergenze, per incentivare la formazione sul territorio di giovani anche perché sempre più spesso i giovani medici svolgono, come prima occupazione, “Guardia Medica” e “Pronto Soccorso”. Né parlerà più tardi in modo più approfondito il Dott. Corrado.

2.        ORIENTAMENTO

Da diversi anni siamo presenti come gruppo giovani alla Fiera dell’Orientamento “YOUNG” che si svolge a Erba nel mese di ottobre. Sono proprio i giovani professionisti iscritti negli ultimi anni che mettono a disposizione la loro esperienza formativa e si interfacciano con i giovani studenti che aspirano a diventare medici o odontoiatri per aiutarli ad una scelta più consapevole.

pero che anche voi quest’anno vogliate partecipare a questa bella manifestazione;

3.        COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE

Non potevamo non essere presenti su facebook con una pagina che si chiama “giovani medici e odontoiatri @ Como”, dove chiediamo a tutti di registrarsi, in quanto è uno strumento molto utilizzato dal Gruppo Giovani per diffondere velocemente richieste di lavoro, comunicazioni importanti riguardo la professione e rapido canale per raccogliere le vostre domande e proposte. Inoltre, abbiamo anche una casella di posta elettronica dedicata commissione.giovani@omceoco.it, oltre naturalmente le classiche modalità di contatto dell’Ordine tramite la Segreteria.

4.        COMITATO CENTRALE

Siamo presenti a livello nazionale con un nostro rappresentante all’interno dell’Osservatorio Giovani Medici e Odontoiatri. Il gruppo di lavoro è attivo sul fronte della programmazione dei fabbisogni, sulla laurea abilitante e sulla “Scuola di sanità” (che coinvolge problematiche relative alle Scuole di Specializzazione ed il Corso di Formazione Specifica in Medicina generale) per cercare di trovare sempre più veloci soluzioni di miglioramento.

5.        DISPONIBILITA’

Il Presidente e tutti i Consiglieri insieme a giovani Colleghi che negli anni hanno contribuito a far crescere il Gruppo Giovani sono a vostra completa disposizione, per qualsiasi necessità o proposta potete rivolgervi all’Ordine come una seconda casa.”

 

Dr. Giuseppe Enrico Rivolta – Commissione Giovani

Vorrei, inoltre, brevemente riferire sulla mia attività a Bruxelles per conto  UEMO, la massima organizzazione della medicina di famiglia europea che per quadriennio 2015-18 ha presidenza italiana grazie al concreto sostegno di FNOMCeO. La attività nell’ultimo anno è stata molto intensa presso il parlamento europeo, in particolare la IX Commissione, quella che si occupa fra l’altro di salute.

Il mio personale impegno è stato per il riconoscimento della medicina di famiglia con come 53^ specialità.

Non si tratta solo di cosa formale, ma è una strategia attuata in alcuni Stati per salvare la professione dal declino dovuto alla bassa vocazione e dalla richiesta degli amministratori di mano d’opera  sempre meno qualificata (per pagarla meno). La specializzazione in Olanda e Germania ha pagato in termini economici di prestigio.  Purtroppo in quattro Paesi fra cui c’è l’Italia siamo molto lontani da che ciò avvenga. La cosa è molto penalizzante per i nostri giovani che intraprendono qs carriera perché il loro titolo non è riconosciuto all’estero e devono subire in Italia la concorrenza dei colleghi diplomati in altre nazioni.  Abbiamo coinvolto il Ministero, oltre che Organizzazioni Sindacali e Scientifiche di categoria con scarsi risultati, non perché la cosa non interessi, ma perché esiste un problema più pressante: il ricambio dei colleghi che si congederanno nei prossimi mesi/anni.

Infatti le proiezioni ci dicono che nel 2023 i pensionamenti saranno circa 22mila nel ns Paese e le scuole sono in grado di fornirne al momento solo la metà perché le Regioni a cui fanno capo le scuole, non finanziano abbastanza posti.  Questa non è un problema solo degli utenti e della medicina generale, ma di tutta i medici perché se non ci saranno più MMG che storicamente sono i maggiori contributori al patrimonio EMPAM, non ci saranno più soldi per pagare le pensioni di tutti.

Altro argomento di cui mi sono occupato sono L’antibiotico resistenza che se non trova presto attuazione un progetto generale  per arginarla porterà in capo a pochi anni le  malattie infettive ad una rilevanza come causa morte dell’era preantibiotica. Presto anche l’Ordine di Como sarà attivo in questo campo.

Infine ho seguito anche il gruppo promosso da ECDC  di infettivologie e igienisti per la compilazione del piano vaccini europeo per le persone over 50.”

 

Prof. Luca Levrini – Commissione Aggiornamento e Comunicazione

Lo scorso anno il nostro Ordine ha patrocinato 38 eventi (28 nel 2015) numero privo di significato se non rapportato ad altre realtà ordinistiche vicino alla nostra che hanno un numero di patrocini ben inferiore al nostro. Affermo questo, non per spirito competitivo, ma per farvi comprendere il valore del lavoro con il territorio; esiste una fortissima relazione tra Ordine dei Medici e territorio. Deve quindi essere dato atto a questo Consiglio di aver lavorato in modo importante con i rappresentanti degli Enti e delle Associazioni di categoria che hanno compreso quanto l’Ordine sia un organismo da riconoscere come punto di rifermento, sia per meglio divulgare l’offerta formativa sia per il valore intrinseco di quello che rappresenta. Per quest’anno lavoreremo con lo stesso entusiasmo affinché l’Ordine possa essere presente e sentito in modo capillare sulle attività culturali del territorio.

Relativamente all’”Orientamento alla professione medica”, da sempre siamo particolarmente sensibili affinché la scelta di orientarsi alla professione medica per i giovani sia consapevole e cosciente. Per questo motivo abbiamo deciso di essere presenti nuovamente a Young 2017, il Salone dell’orientamento che si è tenuto a Lariofiere (Erba, Co) a novembre. Lo scorso anno i nostri Consiglieri hanno avuto la possibilità di parlare con i ragazzi presenti e capire, attraverso domande esplorative strutturate, se le loro aspettative personali rispondono alle esigenze umane della professione medica. Obiettivo sui giovani è, quindi, realizzare aderenze tra le aspettative personali e la realtà della professione medica, a volte difficile.

Uno dei ruoli specifici definiti dal proprio Statuto è quello di promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti. Tale ruolo è sempre stato garantito ed anche quest’anno ne rappresenta un punto importante. Lo scorso anno i convegni proposti hanno avuto una importante risposta di partecipazione. Per il 2017 organizzeremo due corsi sulla “Relazione medico-paziente gestione di nuovi problemi emergenti”, in particolare sulla “Violenza sulle donne: come riconoscerla e combatterla” e  sul “Bullismo a scuola”. Intendiamo organizzare anche un “Congresso sulla responsabilità professionale , con l’Ordine degli Avvocati e con una simulazione di due casi (uno civile ed uno penale).

 

Dott. Giovanni Corrado – Commissione Aggiornamento e Comunicazione

Il nostro Ordine dei Medici ha deciso di organizzare per l’anno 2017 un corso di emergenza-urgenza rivolta ai giovani medici (con meno di 40 anni).

Si tratta di un corso pensato e costruito a cura della FNOMCeO e che segue un format identico su tutto il territorio nazionale.

Sono previste cinque sessioni di una giornata intera (nel giorno di sabato) ed una di mezza giornata nel tardo pomeriggio-prima serata.

I temi trattati saranno:

·        Corso di BLS-D (Basic Life Support Defibrillator) organizzato nella sede provinciale dell’AREU (Agenzia Regionale di Emergenza e Urgenza) e che vede una prima parte di lezioni teoriche seguita da una seconda parte di esercitazioni pratiche sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare e sulla defibrillazione esterna tenute su manichini alla presenza di tutor.

·        Corso di BLS-P (ovvero, rianimazione nella popolazione in età pediatrica) strutturato in maniera analoga al precedente e che si terrà sempre nella sede provinciale del’AREU

·        Gestione del paziente critico. Quest’ultimo è strutturato in due giornate, una di lezioni teoriche frontali tenuti da medici dell’urgenza (nella sede dell’Ordine dei Medici di Como in viale Masia) ed una successiva nella sede dell’AREU con esercitazioni pratiche sulle manovre apprese nella parte teorica.

·        Corso di emergenza urgenza cardiologica che si terrà nella sede dell’Ordine dei Medici nell’arco di un’intera giornata. Il corso è suddiviso in una prima parte teorica (lezioni frontali) e in una successiva pratica (lettura ed interpretazione di ECG, dati di laboratorio ed emogasanalitici, ecc.).

·        In chiusura (e non meno importante) una sessione di mezza giornata nella sede dell’Ordine dedicata agli aspetti etici in emergenza urgenza e alle decisioni di fine vita.

Il programma completo con le date dei corsi saranno presto disponibili sul sito. Non sarà possibile prendere parte a una o ad alcune sessioni ma è necessario per i crediti ECM prendere parte a tutte le sessioni del corso. Al fine di permettere ai corsisti di potere effettuare in modo proficuo le esercitazioni pratiche il numero massimo dei partecipanti è stato fissato in quaranta medici.

E’ nostra intenzione se l’iniziativa avrà il successo sperato di replicarla in futuro dando modo di partecipare a coloro che saranno rimasti esclusi da questa prima edizione.

Tutte le informazioni pratiche sono disponibili sul portale dell’ordine dei Medici di Como.”

 

Dott. Massimo Galli – Commissione Bioetica

“Cari Colleghi,

i membri della commissione bioetica del ns Ordine stanno seguendo da tempo l’iter della proposta di legge sulle “dichiarazioni anticipate di trattamento”.

Tale legge si prefigge normare una materia delicata e complessa.

In linea con quanto espresso dal consiglio nazionale F.N.O.M.C. e O. il 17 febbraio u.s., riteniamo che tale legge debba esprimersi nella stessa direzione del ns. codice deontologico, il cui articolo 38 si intitola appunto “dichiarazioni anticipate di trattamento”, non veniamo certo colti impreparati, anzi alcuni di noi si chiedono cosa vi sia da aggiungere.

Il consiglio nazionale chiede inoltre che la legge rispetti la libertà professionale del medico.

Come commissione abbiamo pensato di mettere a punto un questionario sull’argomento, per poter valutare quale interesse e quali proposte i colleghi abbiano a tale riguardo, utilizzando il ns sito per la diffusione e la successiva pubblicazione dei risultati del questionario stesso.”

 

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