Spata – Ordine dei Medici e Odontoiatri di Como http://omceoco.it Just another WordPress site Wed, 17 Feb 2021 08:11:16 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.16 Belloni e Spata: no a scelta/revoca mmg in farmacia http://omceoco.it/belloni-e-spata-o-m-lombardia-no-a-sceltarevoca-mmg-in-farmacia/ Tue, 03 Jun 2014 09:40:36 +0000 http://omceoco.it/?p=465 La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Lombardia (FROMCeO) è venuta a conoscenza del fatto che, nella DGR 28.02.2014 n X/1427 all’art. 3 comma 11, viene evidenziata la possibilità di effettuare la scelta/revoca del medico di medicina generale e/o del pediatra di libera scelta nelle farmacie.

Si fa presente che nel decreto Ministeriale 8 luglio 2011 all’art. 2 (GU n. 229 del 01.10.2011) non è prevista l’erogazione di tale servizio da parte delle farmacie. A parere degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Lombardia, la possibilità di scelta/revoca del medico fatta presso le farmacie presenterebbe un evidente conflitto di interesse, in considerazione del fatto che i rapporti tra prescrittore ed erogatore del farmaco sarebbero influenzati dalla possibilità del farmacista di condizionare direttamente l’acquisizione di assistiti da parte del medico e di conseguenza la sua retribuzione.

Inoltre si evidenzia come il provvedimento non sembri giustificato dall’ esigenza di garantire al cittadino una maggiore facilità di esercitare la propria facoltà di scelta, in quanto tale facoltà può essere esercitata via internet da casa e i punti di scelta e revoca potrebbero essere allocati anche presso uffici comunali e altre sedi territoriali, mediante opportuni accordi, mentre agli uffici del Distretto sarebbero comunque riservate le pratiche per situazioni particolari, ad esempio le scelte in deroga.

Si chiede pertanto l’abolizione di tale provvedimento.

Si segnala inoltre che il 20 giugno p.v. a Roma, presso il Ministero della salute di via Ribotta 5, saranno presentate, in un seminario dedicato, “le linee di indirizzo sugli strumenti per concorrere a ridurre gli errori in terapia farmacologica nell’ambito dei sevizi assistenziali erogati dalle Farmacie di comunità”. In realtà il manuale affronta anche le problematiche della gestione delle cronicità definendo le competenze delle varie figure professionali che esercitano sul territorio (MMG e PLS, infermiere, fisioterapista, farmacista di comunità e assistente sociale) e come queste figure si possano integrare fra di loro, anche alla luce dei tre decreti ministeriali sulle farmacie dei servizi. Tali linee guida rappresentano un esempio di collaborazione interprofessionale, che potrebbe rappresentare un modello anche per la nostra Regione, soprattutto nella prospettiva delle innovazioni previste nel prossimo futuro, ad esempio l’introduzione della ricetta dematerializzata.

La FROMCeO è disponibile, nell’ottica di una ormai consolidata collaborazione fra l’ Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia e tutti gli Ordini professionali della nostra Regione, ad affrontare tali tematiche con tutti i soggetti coinvolti nelle complesse relazioni di rapporto interprofessionale.

Giovanni Belloni (coordinatore FROMCeO)

Gianluigi Spata (vice coordinatore FROMCeO)

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Spata «Troppa burocrazia. Ma l’informatica è utile ai dottori» http://omceoco.it/spata-troppa-burocrazia-ma-linformatica-e-utile-ai-dottori/ Tue, 03 Jun 2014 09:27:19 +0000 http://omceoco.it/?p=461 Nel dibattito nato dall’intervista al medico-scrittore Andrea Vitali, che aveva spiegato la sua decisione di dimettersi parlando anche di «eccesso di burocrazia» e di medici di famiglia «costretti a spendere ore al computer per raccogliere dati la cui utilità mi è sempre sfuggita», si era dapprima inserito il medico di Fino Mornasco Mario Tagliabue (finito alla ribalta nei mesi scorsi per la sua contrarietà all’utilizzo del computer) e oggi interviene il presidente dell’Ordine dei medici

di Como, Gianluigi Spata. Pubblichiamo integralmente la sua lettera, un contributo al dibattito partito proprio dalle pagine Sanità del nostro giornale.

In merito ai due articoli  pubblicati di recente sul quotidiano La Provincia di Como, credo sia giusto fare un distinguo quando si parla di informatizzazione e di burocratizzazione.

Per quanto riguarda la prima ritengo che la tecnologia informatica abbia un ruolo di rilievo anche nel campo della Medicina e che sia un utile supporto nel nostro quotidiano lavorativo, sia nella medicina del territorio che in quella ospedaliera. Basta pensare alla compilazione di ricette per i pazienti affetti da malattie croniche, prescrizioni gravate  da esenzioni, note AIFA e quant’altro che rende improponibile una corretta prescrizione manuale; ma andando sempre più nello specifico bisogna pensare che l’informatica permette anche di accedere a dati statistici, epidemiologici, nonché, se i dati  del paziente vengono costantemente e correttamente aggiornati, possono essere di estrema utilità ai medici nel controllo, nel tempo, della salute  dei propri pazienti  soprattutto nelle malattie croniche dove è molto importante valutare la periodicità dei controlli e l’aderenza del paziente alla terapia (ricordo che dati molto recenti hanno rilevato che il 30% della popolazione lombarda è affetta da una malattia cronica come diabete, malattie cardiovascolari, bronchite cronica, ecc.).

Infine è attraverso il PC che si riesce ad alimentare il fascicolo sanitario elettronico che è una sorta di contenitore con tutta la storia sanitaria del paziente e che , con il consenso del paziente stesso, può e potrà essere consultato da medici anche al di fuori della nostra regione e in futuro anche da colleghi della UE.

Sono invece d’accordo sull’eccessiva burocrazia che la nostra professione sta subendo e sulla quale mi sono già espresso più volte, anche in occasione del convegno che il nostro Ordine Professionale ha organizzato il novembre scorso sul rapporto medico paziente, rapporto profondamente cambiato ma non solo per colpa della eccessiva burocratizzazione o del PC ma per molteplici fattori che sarebbe troppo complesso e inappropriato ricordare adesso.

In questi anni il nostro Ordine professionale, per quanto di propria  competenza, ha sempre  avuto un ruolo propositivo e collaborativo con le Istituzioni a tutela e nell’interesse del cittadino e della professione e mai si è sottomesso a interessi politici o di potere e ha improntato la propria attività a salvaguardia proprio di quel valore essenziale del nostro lavoro che è il rapporto medico – paziente.

Che il collega Dr. Vitali abbia lasciato la professione è anche per me motivo di rammarico e posso capire che rimpianga la vecchia figura del medico del paese che conosceva e curava, anche solo con le parole, i propri pazienti come traspare con efficacia dall’atmosfera dei suoi romanzi, ma questo purtroppo è solo un bel ricordo in quanto i tempi, i valori e le persone cambiano con rapidità sconcertante e non sempre in meglio.

Per concludere ritengo comunque che la nostra sia, a dispetto di tutto, una bellissima professione e che come tale debba essere tutelata nell’interesse di tutti.

Gianluigi Spata

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L’editoriale di fine anno del Presidente Spata “tempi duri” http://omceoco.it/leditoriale-di-fine-anno-del-presidente-spata-tempi-duri/ Mon, 23 Dec 2013 09:32:28 +0000 http://omceoco.it/?p=220 Tempi sempre duri e idee ancora poco chiare sul futuro della nostra sanità. Mi dispiace esordire così, in questo mio breve editoriale di fine anno, ma è quello che penso sia per effetto della preoccupante crisi economica del nostro paese sia alla luce di quanto si legge ed è stato approvato  a livello nazionale e regionale.

In ambito nazionale mi riferisco all’atto di indirizzo, da poco diffuso, in attuazione del Decreto Balduzzi, che riguarda la riorganizzazione dell’ assistenza territoriale, sempre più orientata alle nuove forme organizzative (AFT e UCCP), e che dovrà essere recepita dai nuovi ACN.

Ma altri temi importanti dovranno essere sviluppati nel 2014 ,come quello spinoso e di grande importanza per tutti noi, della responsabilità professionale (esiste un disegno di legge firmato dal nostro Presidente Nazionale e depositato nell’ottobre scorso in Senato) alla quale è legata tutta la problematica relativa all’obbligatorietà delle polizze assicurative gravata da costi estremamente elevati  ed in questo senso la FNOMCeO si è attivata da diverso tempo e sta elaborando un progetto di polizza collettiva sul primo rischio.

 Al centro della nostra attenzione è  il futuro dei giovani, futuro sempre più legato ad un appropriato progetto formativo pre e post laurea, tutto da rivedere nell’ottica di un rapido e adeguato inserimento nel mondo del lavoro. E anche su questo tema la nostra Federazione sta attivamente lavorando sia in ambiti istituzionali che universitari con non poche difficoltà.

A livello regionale  esistono progetti che interessano la riorganizzazione del nostro sistema sanitario regionale, proposte che sono ancora in fase di definizione; di concreto esiste solo un accordo regionale per il territorio, approvato di recente, dove sostanzialmente vengono confermati gli accordi del 2013. Per il resto ancora tanta incertezza ; ci saremmo aspettati qualcosa di più.

A livello provinciale siamo sempre molto attivi, propositivi e soprattutto collaborativi con le istituzioni.

Tanti altri sono i temi importanti e che per brevità di un editoriale non ho menzionato ma che saranno al centro della nostra  assemblea annuale e alla quale saranno invitati, come tradizionalmente avviene da qualche anno,i nostri neolaureati; è un appuntamento al quale Vi invito fin da ora a partecipare numerosi in quanto ritengo che l’Ordine professionale, in quanto ente istituzionale rappresentativo di tutti i medici e odontoiatri, sia la sede più idonea per discutere dei nostri problemi ed essere anche propositiva.

Purtroppo è uno scenario ricco di incertezze e incognite e nel quale è richiesto un grande impegno da parte di tutti, a partire dalle Istituzioni, dai rappresentanti sindacali, da tutti i professionisti che operano in tutte le sedi per salvaguardare un SSN riconosciuto da tutti come uno dei migliori ma che sta rischiando di andare in crisi con ripercussioni negative sul cittadino e sulla professione.

Sono sicuro comunque che con il contributo di tutti e con l’unità di intenti le cose possano migliorare.

Auguri di Buon Natale e un buon inizio Anno a tutti Voi e alle Vostre Famiglie.

Gianluigi Spata

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Spata e il dialogo sulla “farmacia di servizi” http://omceoco.it/fnomceo-le-sintesi-di-fine-2013-spata-e-il-dialogo-sulla-farmacia-di-servizi/ Mon, 16 Dec 2013 11:20:40 +0000 http://omceoco.it/?p=217

 

Il dialogo tra medici e farmacisti negli ultimi anni si è intensificato. Le due professioni si sono trovate spesso su posizioni non coincidenti (si veda il tema degli equivalenti), ma di fronte a certe storture o a certe derive (soprattutto quando si parla di smantellamento del SSN oppure di visione economico-centrica della sanità) medici e farmacisti non possono che trovarsi sulla stessa “barricata”. Da circa un anno le rappresentanze ordinistiche delle due professioni stanno partecipando ad un tavolo dedicato al macro tema della farmacia dei servizi. Promosso dal Ministero, il gruppo di lavoro ha espresso un primo documento-Manuale alla cui stesura ha partecipato Gian Luigi Spata come rappresentante della FNOMCeO. Ecco come il presidente dell’Ordine dei Medici di Como illustra temi e valori del lavoro svolto. Indicando anche gli immediati passi che il documento dovrà percorrere.

Presidente Spata, la Federazione sta partecipando a un tavolo di lavoro sul tema “farmacia di servizi”. Ci vuole illustrare i motivi e gli scopi di questo lavoro?

Il Ministero della Salute ha promosso , nel novembre 2012, un tavolo su “coinvolgimento delle Farmacie di comunità nell’implementazione della qualità e sicurezza delle cure” con lo scopo di produrre un Manuale indirizzato agli operatori sanitari del territorio con l’intento di fornire delle linee di indirizzo sull’appropriatezza e sicurezza delle cure in farmacia e finalizzato alla prevenzione degli errori in terapia farmacologica. E’ un dato ormai evidente a tutti che le malattie croniche sono in continuo aumento, anche per effetto dell’innalzamento dell’età media, e che tali patologie saranno sempre di più competenza del territorio; diventa quindi indispensabile che le varie figure professionali coinvolte – MMG, PLS, medici specialisti, infermieri, farmacisti, assistenti sociali – possano collaborare e interagire fra di loro , nei limiti e nel rispetto delle proprie competenze, per poter garantire al paziente, che è al centro del sistema, quella continuità e sicurezza delle cure indispensabili per un corretto approccio alla cronicità. Infatti alcuni capitoli sono stati dedicati all’assistenza domiciliare integrata, alla continuità ospedale-territorio e alle campagne sanitarie di prevenzione ed educazione. Credo che il Manuale ci abbia fornito anche la possibilità di delineare le competenze delle varie figure professionali che entrano nel merito delle cure.

Il Manuale può essere una piattaforma comune di dialogo terra le professioni del medico e del farmacista?

Credo di si. Entrando nello specifico della collaborazione fra medico e farmacista, al primo competono la prevenzione, la diagnosi, la prescrizione del piano di cura e la promozione dell’empowerment del paziente; al secondo spetta un ruolo di supporto al medico nel collaborare alla verifica dell’aderenza alla terapia, nel segnalare gli eventi e le reazioni avverse delle terapie, nella partecipazione a campagne di promozione dei corretti stili di vita, nella distribuzione dei farmaci, dei presidi e dei device. Un aspetto importante che è stato sottolineato nel documento è quello della comunicazione fra i vari operatori, elemento fondamentale per poter garantire al paziente una corretta continuità delle cure, problema che deve essere affrontato attraverso l’utilizzo di strumenti sicuri e rapidi e anche innovativi come le reti telematiche, come previste dal fascicolo sanitario elettronico.

Chi sono stati i promotori di questo tavolo di indirizzo? Chi vi sta partecipando?

Alla stesura di queste linee di indirizzo hanno partecipato, oltre alla Direzione Generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, la FOFI (Federazione Ordini farmacisti italiani), l’IPASVI (Federazione italiana infermieri professionali), la SIFO (società italiana farmacia ospedaliera), la SIMG (società italiana medicina generale), l’ufficio farmaceutico della Regione Veneto e naturalmente la FNOMCeO. E’ bene ricordare che l’idea di elaborare questo documento è nata dopo l’approvazione dei tre decreti ministeriali sui nuovi servizi erogati dalle farmacie e precisamente quello del 16 marzo 2010, pubblicato in G.U. 10 marzo 2011 relativo alla “Disciplina dei limiti e delle condizioni delle prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo e per le indicazioni tecniche relative ai dispositivi strumentali ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera d) del decreto legislativo n. 153 del 2009”, quello del 16 dicembre 2010 pubblicato sulla G.U. del 19 aprile 2011 relativo a “Erogazione da parte delle farmacie di specifiche prestazioni professionali” e quello del 8 luglio 2011 pubblicato su G.U. del 1 ottobre 2011 che detta disposizioni sulla “Erogazione da parte delle farmacie di prenotazioni delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale”.

Su certi temi – ad esempio la prescrizione degli equivalenti – medici e farmacisti sembrano essere su “opposte sponde”…

Il tema della prescrizione dei farmaci generici è stato affrontato in un altro tavolo ministeriale al quale ero presente, insieme a Guido Marinoni, e che ha portato alla definizione di alcuni criteri relativi alla non sostituibilità di un farmaco sia da parte del medico che del farmacista; in sostanza i motivi principali di non sostituibilità del farmaco sono legati a problemi noti di ipersensibilità/intolleranza agli eccipienti o controindicazioni dell’eccipiente a determinate patologie oppure a fronte di terapie complesse o di particolari situazioni di fragilità del paziente che possano comportare il rischio di una mancata aderenza del paziente alla terapia stessa. Il tavolo è stata anche l’occasione per ribadire che in presenza di una ricetta con la prescrizione di un farmaco, anche brand, con un prezzo equiparato a quello di uno generico, il farmacista deve dispensare al paziente il farmaco segnalato sulla ricetta, restando comunque la discrezionalità della scelta al paziente stesso.

Durante quest’anno sono emerse problematiche sempre più numerose e invasive riguardanti la vendita di farmaci online, verso le quali si sono espressi sia il Ministero della salute che l’AIFA. Anche su questa tematiche avete dialogato ed espresso dei giudizi?

La vendita dei farmaci on-line è sicuramente un grosso problema di sicurezza e salute per il paziente; proprio in questi giorni il Consiglio dei Ministri, recependo la direttiva 2011/62 dell’UE che disciplina l’entrata dei farmaci nell’Unione, ha approvato in esame preliminare uno schema di decreto legislativo che regola tra l’altro la vendita dei farmaci on-line. Il provvedimento prevede che i siti internet che vendono medicinali devono contenere un link collegato al sito internet del Ministero della salute, il quale a sua volta deve contenere una lista di tutti gli enti o persone autorizzate alla vendita di farmaci in rete. L’utilizzo di un logo comune renderà tali siti più riconoscibili. Sono previste, inoltre, da parte dell’AlFA, misure di sensibilizzazione della popolazione circa i rischi connessi all’utilizzo di medicinali di origine non sicura. Il Ministero della salute, su proposta dell’ AIFA, può disporre con provvedimento motivato,anche in via d’urgenza, la cessazione di pratiche commerciali di offerta di farmaci attraverso i mezzi della società dell’informazione accertate come ìllegali ed è l’autorità competente ad emanare disposizioni per impedire l’accesso agli indirizzi internet corrispondenti ai siti web individuati come promotori di pratiche illegali da parte degli utenti mediante richieste di connessione alla rete internet provenienti dal territorio italiano. Tali provvedimenti sono eseguiti dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute (N.A.S.). Inoltre con il decreto saranno poste delle regole ben precise sulla vendita di farmaci non soggetti a prescrizione medica – che sono ii soli disponibili alla vendita on-line – mettendo un argine alla vendita di farmaci contraffatti.

Quali sono allo stato attuale i tempi per la definizione ultimativa del Manuale e del decreto?

Sono e siamo assolutamente d’accordo sull’opportunità di questo decreto, che non è ancora entrato in vigore in quanto deve passare al vaglio di Camera e Senato, e spero che i tempi dell’approvazione siano brevi per l’importanza che riveste a tutela del cittadino. Il tema non è stato discusso a questo tavolo proprio per il fatto che il decreto stesso è stato approvato in questi giorni e deve ancora seguire il suo iter parlamentare.

Una volta steso e finalizzato, il documento che strade prenderà?

Il documento in verità, per la delicatezza dei contenuti, ha subito diverse e inevitabili rivisitazioni che hanno portato a ritardi sull’approvazione definitiva del Ministero; da qualche settimana sono state inviate, spero, le ultime nostre osservazioni all’ultima bozza del documento. Una volta approvato, è intento del Ministero provvedere ad una rapida presentazione pubblica del manuale, sembra anche attraverso l’organizzazione di un convegno, e costituirà una linea di indirizzo non solo per tutti gli operatori sanitari interessati ma anche per le Regioni.

 Walter Gatti

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